Green Pass: Grassi (Fiepet), ‘portare capienza discoteche almeno al 75%’

Solo “il 3% dei locali controllati dai Nas, tra discoteche, pub e sale da ballo, nello scorso fine settimana, ovvero otto locali su 261 controllati, sono stati chiusi. E’ un dato fisiologico”. Ad affermarlo è Filippo Grassi, responsabile Intrattenimento Fiepet Confesercenti commentando con l’Adnkronos la notizia dell’esito dei controlli dei Nas in 261 locali, su circa 9.000 persone e contestazione di 69 violazioni all’obbligo del cosiddetto super green pass.

A due mesi di distanza dalle riaperture dall’11 ottobre scorso con il green pass e dal 6 dicembre accessibili solo con il super green pass, Grassi ci tiene a precisare che “i gestori sono stati responsabili – sostiene – hanno attuato tutte le norme anti covid”. Di qui l’appello al governo a “dare fiducia ai gestori” e visto che attualmente la capienza delle discoteche è “solo” al 50% “si possa aumentare in zona bianca la capienza almeno al 75%, per tornare rapidamente ad una quasi normalità. Altrimenti – sottolinea – i locali sono destinati comunque a chiudere perché non rientrano nei costi”. Fermo restando che in zona arancione o rossa “siamo tutti d’accordo sulle chiusure dei locali”.

“I gestori hanno applicato tutte le norme anticovid – prosegue Grassi – e non vogliono rimanere chiusi, essere penalizzati più di quanto non lo sono stati in passato”. Per Fiepet dunque serve un decreto ad hoc per aumentare la capienza in vista anche delle feste natalizie ed in particolare di Capodanno. “Non mi pare che il comparto della notte abbia portato ad un aumento di casi covid in questi due mesi di riaperture – conclude – non mi risulta che ci siano stati focolai in alcun locale e questo dimostra che la vaccinazione e il green pass funzionano”.

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