Turismo extralberghiero: Aigo Confesercenti, ancora una volta bancomat del Comune di Roma, accertamenti del contributo di soggiorno errati

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Questa mattina si è tenuto l’incontro tra i vertici dell’ospitalità romana delle categorie più rappresentative di Roma con l’assessore al Turismo Alessandro Onorato e l’assessore al Bilancio Silvia Scozzese del Comune di Roma sugli accertamenti di dichiarazione infedele da parte delle strutture ricettive sul contributo di soggiorno.

“Abbiamo espresso il nostro forte disappunto verso il Comune di Roma per l’emissione di avvisi di accertamento a strutture ricettive relative al mancato pagamento del contributo di soggiorno per gli anni 2021 e 2022. Contestazioni che si basano sulla presunta inadeguatezza dei dati derivanti dalle dichiarazioni ex art. 109 TULPS, utilizzati per determinare l’ammontare del contributo dovuto. E da cui gli imprenditori non hanno potuto difendersi: c’è stata l’assenza totale di un preventivo dialogo con i gestori, in violazione di principi euro-unitari, prima dell’invio degli avvisi con efficacia esecutiva. Il Comune di Roma non ha rispettato nemmeno le proprie normative interne, in particolare l’articolo 10 del “Regolamento sul contributo di soggiorno di Roma Capitale”, che prevede specifiche procedure di accertamento”.

Così Claudio Cuomo, Presidente di Aigo, l’associazione Confesercenti che riunisce gli imprenditori della ricettività diffusa.

“Un’azione vessatoria e un abuso di discrezionalità. Ancora più inattesa, vista la continua e virtuosa collaborazione offerta dai gestori per assicurare l’incasso del contributo di soggiorno. Un semplice avviso bonario avrebbe rispettato i principi di buona amministrazione e compliance fiscale. Registriamo la totale mancanza di trasparenza e di motivazione adeguata negli avvisi di accertamento, compromettendo il diritto di difesa dei gestori. Che sarebbero d’obbligo, visto i dubbi sull’affidabilità dei dati su cui si basano gli accertamenti. Chiediamo pertanto il ritiro di tutti gli avvisi di accertamento inviati oppure l’istituzione immediata di una procedura che sospenda i termini  dell’accertamento e invitiamo il Comune a conformarsi alle normative vigenti”.

Conclude Cuomo, “forse al Campidoglio non è chiara la linea di azione da intraprendere nel turismo, visto che il ricettivo è la colonna portante del turismo romano, nonostante la chiusura di molte strutture durante il Covid, invece di sostenerlo e aiutarlo, proprio perché in questo periodo è andato bene, ha deciso di tartassarlo anche con l’aumento della tassa di soggiorno che si ripercuote tra l’altro nell’offerta complessiva ai tour operator.”

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